Perché sono qui
Sono qui per dare il mio contributo, pur modesto che sia, per promuovere la conoscenza dei beni culturali e della storia dell’arte.
Ritengo che, oggi più che mai, chiunque abbia una qualsiasi conoscenza della storia dell’arte o del settore dei beni culturali, dovrebbe contribuirne alla divulgazione, soprattutto verso quelle persone (che sono la stragrande maggioranza) del tutto prive anche delle basilari nozioni di storia dell’arte o dei beni culturali.
Credo che oggi sia molto importante diffondere la consapevolezza del valore, storico e sociale, dei beni culturali. Perché questo valore è sempre più ignorato dai cittadini. Inoltre, le autorità statali che dovrebbero promuoverlo non lo fanno, se non in quei pochi casi di monumenti o musei già famosissimi (Pompei, Colosseo, Uffizi…), dimenticando tutti i beni culturali diffusi in ogni comune italiano. Anche a livello scolastico la materia Storia dell’arte è insegnata in poche scuole, sempre meno, ormai è una rarità.
Oggi un cittadino diventa adulto e vive senza sapere cosa è una opera d’arte, senza sapere cosa è un bene culturale. E quindi mai potrà riconoscere il valore, non solo storico e culturale ma manche economico, che ha.
Questa ignoranza porterà all’abbandono, all’incuria e alla distruzione dei beni culturali ignorati, non riconosciuti dai cittadini. Questa è la terribile conseguenza dell’ignoranza, e bisogna invertire la rotta prima che sia troppo tardi.
Ecco perché è importante dare un contributo alla divulgazione di questa conoscenza, dell’arte e dei beni culturali, anche partendo dalle sue forme più elementari. Perché dalla conoscenza si riconosce il valore, si riconosce il piacere estetico, si riconosce la storia, si può partire per pianificare uno sviluppo economico intorno a quel bene.
Il bello è che oggi questa divulgazione la possono fare tutti e a costo zero, usando i principali social network, Facebook e Instagram credo bene si prestano a questo scopo.
Così io ho deciso di divulgare, in maniera elementare, la storia dell’arte, illustrando tutti i giorni delle opere d’arte su Facebook e su Instagram. Su Facebook scrivo sul mio diario personale: francesco,onnis.it
Inoltre su Facebook gestisco tre pagine:
- Disegno antico e moderno, dedicata a far conoscere i disegni antichi e moderni.
- Arte Valore Storia, dedicata a far conoscere opere d’arte passate nel mercato antiquario, col valore monetario riconosciuto dal mercato stesso.
- Paese Cultura, dedicata a far conoscere opere d’arte e i beni culturali, collegata a questo sito paesecultura.it
Gli stessi contenuti, con alcune varianti, li propongo anche su Instagram:
- Francesco Onnis
- Disegno antico e moderno
- Arte Valore Storia
- Paese Cultura
Infine, ho aperto questo sito paesecultura.it come punto di partenza, di riflessione e di riferimento, con l’intenzione di approfondire questi temi divulgativi, commentare con articoli e accrescere questi contenuti nel tempo.
Per i più curiosi che vogliono sapere qualche notizia su di me, rimando a quanto ho scritto, nell’estate del 2017, nella mia presentazione su Facebook, quando decisi di iniziare il mio diario pubblico su questo noto social network, per divulgare tutti i giorni opere d’arte. Questa presentazione, che trovo ancora efficiente, la riporto dunque qui sotto: “E, SU di ME – Versione semiseria, ma veridica”. Inoltre più sotto riporto qualche informazione dal curriculum, ed anche se poco, è sempre meglio di niente!
E, SU di ME – Versione semiseria, ma veridica
E, SU di ME – Versione semiseria, ma veridica.
Una vita, per ora, alquanto sfigata. Ma siccome dicono che il 90% di quello che ti accade è dovuto alle tue azioni e il 10% al fato – e questo lo condivido anche – allora la finisco qui.
Per quelli più curiosi posso aggiungere che vengo da Buti, ma ora sto a Pisa, ho studiato da ragioniere ma solo dopo ho capito che al posto degli assegni avrei preferito Seneca, Cicerone, Socrate e Platone, per non parlare di Leonardo, Raffaello, Michelangelo e Caravaggio. Però dopo anche gli assegni mi sono stati utili…
Dopo mi son messo a studiare la Storia dell’arte ed i beni culturali presso l’Università di Pisa. Negli anni ’90 i governati dicevano che i beni culturali erano la nostra ricchezza e il futuro quindi bisognava investirci e, vista la giustezza dell’affermazione, ci ho creduto!
E allora dai, studia e studia, Laurea in Conservazione dei Beni culturali – indirizzo beni mobili e artistici e poi studi post laurea con la Scuola di specializzazione in Storia dell’arte – indirizzo Storia dell’arte moderna, sempre all’Università di Pisa. Tutto bene tutto con lode.
Ma dopo 10-15, e ora 20 anni e più… i governanti dicono sempre la stessa cosa: i beni culturali sono la nostra ricchezza e il futuro… ma non hanno ancora fatto un cazzo di rilevante per promuovere la conoscenza e la fruizione del beni culturali italiani.
Allora ho capito che sono stato semplicemente preso per il culo e il lavoro nel settore dei beni culturali, che in gran parte è lavoro pubblico, non solo non l’avrei mai avuto ma nemmeno avrei avuto la possibilità di cercarlo!
Nel frattempo però qualcuno aveva creduto in me e, finiti gli studi, ho lavorato per 5 anni, ad incarico, nel settore dei beni culturali presso la Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa come membro della Commissione gestione opere d’arte (quelle che sono il nucleo fondante della collezione ora di Palazzo Blu a Pisa). Inoltre ho fatto ricerche per alcune pubblicazioni di storia dell’arte, collaborato all’organizzazione di mostre ed eventi culturali.
Sembrava che le cose piano piano andassero, ma poi il vento è cambiato… e il lavoro nel settore dei beni culturali si è interrotto. Inoltre è arrivata nel 2008 la nota crisi speculativa finanziaria, che solo i coglioni come me non si aspettavano, e non avendo pronto un piano B sono rimasto fregato, fra quelli che ogni anno speravano che la crisi finisse (però quasi subito ho capito che non finirà mai).
Per dirla tutta ho fatto anche l’agente immobiliare per 7 anni, ed ovviamente ho ancora l’abilitazione, ma con la nota crisi di cui sopra che ha abbattuto del 40% il valore del comparto mattone-immobili, dopo 7 anni ho dovuto chiudere la mia ditta perché guadagnavo troppo.
Poi, siccome ero un pò stanchino e con un certo giramento di coglioni, ho deciso di prendermi un periodo di riposo (tanto altri lavori non ne trovavo lo stesso).
Ma altro che riposo!!! non vi dico che casini mi son successi, roba da non credere!!!!! Ma via… son sempre in piedi e come vedete riesco anche a scrivere (spero due frasi di senso compiuto) allora non mi lamento, meglio se non ci penso più… Anche perchè dalle mie parti si dice che “al peggio un c’è mai fine…”.
Arrivato fin qui però due scelte mi balenavano per la testa…..
O mi butto nell’Arno da Ponte di Mezzo, o mi butto su FB…
Come vedete ho scelto la seconda.
Spero vi piaccia la mia pagina che vorrei dedicare, nelle mie possibilità, alla conoscenza dei Beni Culturali italiani, che sono Arte e Storia, la storia dei nostri paesi e delle nostre città, la straordinaria storia dell’Italia.
Ora mi zittisco, casomai dovessi dirvi qualcosa di vero.
O, grazie per chi ha letto tutto! se farò qualche soldino vi farò un regalino…
Quasi come un curriculum
Luglio 1999
Diploma di laurea in Conservazione dei beni culturali
Presso: Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Pisa
Indirizzo: Beni mobili e artistici (Storia dell’arte moderna)
Dicembre 2002
Diploma di Scuola di specializzazione in Storia dell’arte
Presso: Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Pisa
Indirizzo: storia dell’arte moderna
Maggio 2005 – Iscrizione nel “Ruolo di agenti di affari in mediazione, sezione Agenti immobiliari, Agenti con mandato a titolo oneroso”, al n. 2136, in data 11.05.2005, presso la CCIAA di Pisa
Marzo 2017 – Conseguimento della qualifica di “Perito ed Esperto in oggetti d’arte” con iscrizione presso la CCIAA di Pisa, in data 21.03.2017, al n. “PI-424” Ruolo Periti ed esperti, Cat. XXII – Attività varie, sub. Cat. 003 – Antichità – Oggetti d’arte
Esperienze professionali
2002-2006
Membro della “Commissione gestione delle opere d’arte della Collezione Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa” (ora appartenenti alla Collezione di Palazzo Blu)
2003
Membro della “Segreteria, coordinamento e collaborazione scientifica” della mostra “Pisa e il Mediterraneo. Uomini merci e idee dagli etruschi ai Medici”, a cura di Marco Tangheroni. Arsenali Medicei, Pisa, 13 settembre – 9 dicembre 2003
2005-2012
Professione di Agente Immobiliare
Dal 2013
Ricercatore e studioso autonomo nel settore della storia dell’arte moderna
Pubblicazioni di Storia dell’arte
Piero Confortini a Buti, Buti 1997, (pieghevole pubblicato in occasione del restauro di tre tele da altare di Piero Confortini nella pieve di Buti)
Voci Matteo Confortini e Piero Confortini in SAUR, Allegemeines Kunstlerlexikon. Leipzig 1998, pag. 510
Il sogno rinascimentale di Giuseppe Castellicci, in “Commentari d’arte”, 6.2000, 15/17, pagg. 107-116
La Pieve di San Giovanni Battista a Buti, Bientina 2003
L’Ordine dei Cavalieri di S. Stefano. I Cavalieri, schede delle opere nn. 298, 301, 302, 306, pagg. 465-467, in “Pisa e il Mediterraneo. Uomini merci e idee dagli etruschi ai Medici”, Arsenali Medicei, Pisa, 13 settembre – 9 dicembre 2003, catalogo di mostra, Milano 2003
Affinché la “gemma domenicana sia ridonata al suo primitivo splendore”. Un “restauro” di primo Novecento a Pisa nella chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, in “Polittico”, n. 3, 2004, pagg. 169-185
Biografia di una architettura, in La cattedrale di San Miniato, Pisa 2004, pagg. 51-78
“Omaggio ad Artemisia”, Pisa, 2005, (pieghevole pubblicato in occasione della mostra “Omaggio ad Artemisia”, Museo Nazionale di Palazzo Reale, Pisa, 8 marzo – 7 maggio 2005)
M. Ciampa, F. Onnis, M. Pasqualetti, Dai Del Testa ai Giuli. Vicissitudini del palazzo in età moderna, in Palazzo Blu. Restauro d’arte e cultura, Pisa 2009, pagg. 91-103
Pittura di capriccio. I dipinti di Gherardo e Giuseppe Poli, in Palazzo Blu. Le collezioni, Pisa 2009, pagg. 29-30
Schede delle opere. La pittura. Il Seicento, P23, p. 97; Il Settecento, P48-P72, pagg. 126-140; Il Novecento, passim, pagg. 152-271; La scultura, passim, pagg. 310-325; La grafica, passim, pagg. 335-482, in Palazzo Blu. Le collezioni, Pisa 2009
Un ritratto di Pietro Longhi del cardinale Carlo Rezzonico, in “Padova e il suo territorio, anno 34, n. 199, giugno 2019, pagg. 17-20
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